Noi dello Studio Legale Paiano di Milano e Pavia siamo specializzati nella gestione di locazioni e sfratti, comprendiamo le implicazioni emotive di ogni causa. Il nostro team esperto è la scelta giusta per affrontare qualsiasi questione legale con sensibilità e competenza. Da negoziare accordi equi a rappresentare i vostri interessi in tribunale, siamo qui per te, pronti a offrire supporto empatico e soluzioni legali efficaci. Contattateci oggi per iniziare il tuo percorso con uno studio che mette al centro le tue esigenze.
Dietro ogni procedura immobiliare c’è una storia di quotidiana sopravvivenza.
La casa, luogo simbolo di sicurezza e di stabilità familiare, è purtroppo oggi fonte di preoccupazione, di ansia, di incertezza.
Porta con sé una molteplicità di significati connessi alla questione dell’identità, dell’affermazione personale e della cura della famiglia: la perdita della casa è un evento che può segnare anche profondamente la storia delle persone.
La pandemia, le grosse crisi finanziarie, la perdita del lavoro, sta portando sempre più le persone a vivere situazioni precarie che hanno ripercussioni sia sui locatori che sugli affittuari.
Da una parte i proprietari che concedono in locazione un appartamento, si trovano sempre più spesso a dover fronteggiare e risolvere casi in cui gli inquilini ritardano o, addirittura, non pagano il canone di locazione e/o gli oneri accessori.
Dall’altra parte famiglie intere vivono difficoltà economiche profonde e il procedimento di sfratto a cui sono sottoposti portano alti tassi di problematiche psico-sociali quali insonnia, ansia, ipertensione, disturbo da stress post-traumatico che rende i locatari suscettibili a malattie e profonde stati depressivi.
Consci della delicatezza della situazione, prendiamo a cuore i nostri assistiti e la loro difficoltà amplificata da questo preciso momento storico.
Lo sfratto è una procedura speciale che serve ad ottenere il rilascio dell’immobile dato in locazione.
Lo sfratto può essere di due tipi: per finita locazione o per morosità; in entrambi i casi, il proprietario dell’immobile può ottenerne la restituzione, libero da cose e persone.
In forza di quanto stabilito dall’art. 5 della Legge 392/1978, il procedimento di sfratto per morosità può essere promosso quando l’Inquilino non ha pagato il canone di locazione (anche una sola mensilità) e sono trascorsi 20 giorni dalla scadenza del pagamento oppure quando l’Inquilino non ha pagato quanto dovuto a titolo di spese condominiali per un ammontare che supera le due mensilità di canone.
Lo sfratto per morosità consente di poter formulare, all’interno dello stesso atto, la richiesta di ingiunzione di pagamento per i canoni scaduti (e a scadere), ottenendo l’emissione di un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo con cui chiedere sin da subito al conduttore inadempiente il pagamento di tutti gli arretrati.
Occorre fare una distinzione fondamentale: ottenere la convalida dello sfratto (per finita locazione o per morosità), richiede un iter abbastanza semplice e rapido.
Generalmente, invece, la fase che può comportare notevoli perdite di tempo è l’esecuzione dello sfratto, finalizzata al rilascio dell’immobile.
La durata dell’esecuzione dello sfratto dipende da numerose variabili, non ultima la zona dove l’immobile si colloca.
Il tribunale competente è sempre quello del luogo dove si trova l’immobile in locazione.
Il locatore notifica l’intimazione di sfratto; tra la notifica e l’udienza in citazione non possono decorrere meno di venti giorni.
La procedura di sfratto può terminare già alla prima udienza, se l’intimato non compare oppure, comparendo, non si oppone.
È possibile che l’intimato, comparendo, proponga opposizione, determinando il mutamento di rito da sommario in ordinario.
Altra eventualità è che l’intimato compaia e chieda il c.d. termine di grazia: in tal caso, il Giudice, in presenza di comprovate condizioni di difficoltà, può assegnare un termine non superiore a novanta giorni entro il quale il conduttore può provvedere al pagamento dei canoni e delle spese legali liquidate dal Tribunale.
Al fine di verificare il pagamento, il Giudice fissa un’udienza in una data successiva di non oltre dieci giorni dalla scadenza del termine. Se viene accertato che la morosità persiste, in conseguenza del mancato pagamento o di pagamento parziale, lo sfratto viene convalidato all’udienza successiva.